Parte il piano d’assunzione straordinario 2016 nelle Università

L’ultima legge di stabilità si è contraddistinta tra l’altro per aver previsto in modo innovativo alcune procedure straordinarie che garantissero da un parte un reclutamento e quindi un ricambio nelle università dall’altra un intervento finanziario teso a favorire questa attività. In particolare Il comma 206 della legge n.208/2015 ha previsto un piano straordinario per la chiamata di professori universitari di prima fascia. A tal fine, dispone un incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (Ffo) di 6 milioni di euro nel 2016 e di 10 milioni annui dal 2017.

Le norme sulle assunzioni

In materia si ricorda che l’articolo 66, co. 13-bis, del Dl 112/2008 (legge 133/2008) ha fissato le misure percentuali di turn-over valide con riferimento “al sistema” delle università nel suo complesso (limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al 60% per il 2016, 80% per il 2017 e 100% a decorrere dal 2018, di quella relativa al corrispondente personale complessivamente cessato dal servizio nell’anno precedente) e ha previsto che all’attribuzione del contingente di assunzioni spettante a ciascun ateneo si provvede con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, «tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 7 del Dlgs 49/2012». Quest’ultimo, infatti, ha individuato, limitatamente all’anno 2012, le combinazioni dei livelli degli indicatori di spesa per il personale e di spesa per indebitamento rilevanti, per ciascun ateneo, per la determinazione, tra l’altro, della misura delle assunzioni di personale a tempo indeterminato e del conferimento di contratti di ricerca a tempo determinato, rimettendo ad un Dpcm la definizione della disciplina applicabile agli anni successivi. Il Dpcm e intervenuto il 31 dicembre 2014 con riferimento al triennio 2015-2017. Da ultimo, il contingente assunzionale delle università statali – espresso in termini di punti organico (corrispondente al costo medio nazionale di un professore di prima fascia), utilizzabili per l’assunzione di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato a carico del bilancio di ogni università – è stato definito, per l’anno 2015, dal Dm 21 luglio 2015, n. 503

Le procedure di reclutamento del piano

Con decreto del ministero dell’Università e dell’Economia n.242 del 8/4/2016 comunicato in questi giorni alle Università è stato varato il meccanismo del reclutamento straordinario che presenta caratteristiche innovative in quanto si prevede l’attribuzione di un contingente di punti organico commisurato secondo l’ordine crescente del numero di soggetti afferenti alle università statali e alle istituzioni ad ordinamento speciale che abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale di prima fascia ai sensi della legge n,240/2010 o anche l’idoneità ai sensi della legge n.210/1998. In buona sostanza minore è il tasso di “idonei” interni maggiore sono i punti assegnati. Se si guarda la tabella allegata al provvedimento si nota che le scuole ad ordinamento speciale (in primis la Scuola Imt di Lucca e lo Iuss di Pavia con 0 idonei interni beneficiano di 1 punto organico fino a scendere ad esempio a Roma la Sapienza che beneficia di 2 punti organico ma ha ben 479 idonei interni di I fascia). Inoltre lo stesso provvedimento vincola una quota dell’assegnazione di punti dallo 0,2 allo 0,4 al reclutamento di docenti esterni all’ateneo. Ancora una volta si evidenzia la volontà del legislatore di privilegiare un principio di mobilità nel settore del personale docente quasi mai utilizzato nell’applicazione quotidiano e
sempre utilizzato con il meccanismo degli incentivi ministeriali. Anche nella bozza del decreto del Ffo del 2016 il ministero cofinanzierà il reclutamento di professori provenienti dall’esterno degli atenei. Le procedure di reclutamento straordinario dei professori di I fascia possono effettuarsi ai sensi dell’articolo 2 comma 1 del provvedimento in questione non prima del mese in corso e comunque non oltre il mese di dicembre 2016.

L’articolo è stato scritto dal dott. Vincenzo Tedesco e pubblicato su Scuola24 in data 23.06.2016