Il ricollocamento del personale delle province nelle università

Mag 13, 2016 | Posted by in Approfondimenti, Università | Commenti disabilitati su Il ricollocamento del personale delle province nelle università

Tra i 735 commi della legge di stabilità per l’anno 2015 (legge 190/2014) esaminiamo questa volta il comma 425 che prevede che le università siano destinatarie della ricognizione dei posti da destinare alla ricollocazione del personale delle città metropolitane e province posto in mobilità all’interno del processo di razionalizzazione messo in campo dal governo. Si attende allo scopo una nota della Funzione Pubblica che dovrà chiarire la portata della norma e soprattutto la sua applicazione.

Cosa dice la norma

In particolare si dispone che le amministrazioni (comprese le Università) comunicano un numero di posti, soprattutto riferiti alle sedi periferiche, corrispondente, sul piano finanziario, alla disponibilità delle risorse destinate, per gli anni 2015 e 2016, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato secondo la normativa vigente, al netto di quelle finalizzate all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici collocati nelle graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge. Il comma stabilisce che nelle more del completamento del procedimento di ricollocazione alle amministrazioni è fatto divieto di effettuare assunzioni a tempo indeterminato. Addirittura si prevede che le assunzioni effettuate in violazione del presente comma sono nulle.
La disposizione va letta coordinandola con il comma successivo, il 426 che proroga (dal 31
dicembre 2016) al 31 dicembre 2018 il termine concernente la stabilizzazione dei precari della
P.A. In particolare, la disposizione proroga il termine entro il quale le amministrazioni possono
(secondo quanto previsto dall’articolo 4, commi 6, 8 e 9, del DL n.101/2013) bandire procedure
concorsuali per assunzioni a tempo indeterminato con riserva di posti a favore di titolari di
contratti a tempo determinato; prorogare contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti
che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio alle loro dipendenze; procedere ad assunzioni a
tempo indeterminato di lavoratori socialmente utili (iscritti in apposito elenco regionale
secondo criteri di “priorità”).

Per sapere le difficoltà di applicazione e il collocamento dei dipendenti, si prega di continuare la lettura cliccando sul documento seguente

Le universita e il meccanismo di ricollocamento del personale delle province

L’articolo è stato scritto dal dott. Vincenzo Tedesco e pubblicato su Scuola24 in data 27.01.2015

La mobilità del personale delle Province blocca il reclutamento universitario

Mag 13, 2016 | Posted by in Approfondimenti, Università | Commenti disabilitati su La mobilità del personale delle Province blocca il reclutamento universitario

La Funzione Pubblica conferma il programma per gestire il personale in esubero nelle Province.
Secondo quanto contenuto nella recente circolare della Funzione pubblica 1/2015 , la prima tappa sarà il 1° marzo: entro tale data gli enti provinciali dovranno attuare il taglio delle dotazioni organiche, rispettivamente del 30 e 50% calcolato sulla spesa e non sul numero dei dipendenti, per poi arrivare entro la fine di marzo all’individuazione nominativa del personale in soprannumero. Le amministrazioni a questo punto dovranno, prima di avviare la mobilità, verificare se il personale ha i requisiti per essere collocato in prepensionamento secondo la normativa vigente (articolo 2, comma 11 del Dl 95/2012), cioè se matura la decorrenza del trattamento pensionistico, con le vecchie regole, entro il 31 dicembre 2016. Resterà comunque sottratto alla mobilità, in quanto interessato a percorsi diversi, il personale che svolge i compiti di polizia provinciale e quello che svolge le funzioni presso i centri per l’impiego. Il restante
personale sarà indirizzato a seconda dei casi alle Regioni o alle Pa centrali (uffici giudiziari in
primis) e alle altre amministrazioni tra cui le Università.

Come funziona la mobilità

La circolare sul possibile intervento delle Università e agli altri Enti nel processo di ricollocazione del personale, fissa al 31 marzo 2015 il termine per l’individuazione del personale da parte delle Province. Entro il 1 marzo il ministro per la Funzione pubblica dovrà emanare un decreto che fissa i criteri per la mobilità del personale ai sensi dell’articolo 30 comma 2 del Dlgs 165/2001 sulla base delle linee guida individuate dalla circolare in oggetto. Nel caso in cui il personale debba essere ricollocato presso altre amministrazioni (quindi anche le Università) si utilizzeranno strumenti informatici. Le amministrazioni interessate predisporranno, apposite banche dati di personale, previa ricognizione delle informazioni necessarie per quantificare domanda e offerta di mobilità sempre in relazione alle loro esigenze funzionali. Con riferimento al budget si prevede la destinazione del budget 2015-2016 per le assunzioni.

In questa situazione…

L’articolo è stato scritto dal dott. Tedesco e pubblicato su Scuola24 in data 11.02.2015

Mini – Guida agli acquisti liberi

Mag 13, 2016 | Posted by in Enti Pubblici, News | Commenti disabilitati su Mini – Guida agli acquisti liberi

Tra i 999 commi della legge di stabilità per l’anno 2016 ce ne sono alcuni molto importanti che
danno l’idea della nuova impostazione che il legislatore ha voluto dare in tema di acquisti
centralizzati.
Gli acquisti sotto i mille euro fuori dal mercato elettronico
In primis abbiamo il comma 502 che modifica l’art.1 comma 450 della legge 296 del 2006. Comma che prevede che «le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie, nonché gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale pubblici e le agenzie fiscali di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 1.000 euro e al di sotto della soglia di rilievo comunitario, sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione di cui all’articolo 328, comma 1, del regolamento di cui al d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207. Fermi restando gli obblighi e le facoltà previsti al comma 449 del presente articolo, le altre amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché le autorità indipendenti, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 1.000 euro e di importo inferiore alla soglia di
rilievo comunitario sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione ovvero ad altri mercati elettronici istituiti ai sensi del medesimo articolo 328 ovvero al sistema telematico messo a disposizione dalla centrale regionale di riferimento per lo svolgimento delle relative procedure». Se ne deduce che per gli acquisti inferiori a 1000 euro si può prescindere dall’utilizzo del mercato elettronico della pubblica amministrazione poiché le università sono inserite tra le altre amministrazioni di cui all’articolo 1 del Dlgs 165/2001 indicate nel secondo periodo del comma 450 modificata dalla presente legge. Nel caso di specie quindi, si ritiene che il Rup non ha più l’obbligo di escutere le forme di mercato elettronico potendo agire direttamente – con la determinazione a contrattare con cui viene assunta la prenotazione di impegno di spesa – fuori mercato. È altresì vero che come buona prassi di azione amministrativa, il Rup potrebbe determinarsi autonomamente a procedere comunque alla previa escussione del mercato elettronico. L’obiettivo del legislatore è chiaro evitare che per acquisti di importo non alto si utilizzi lo strumento del Mepa. Ovviamente sarà molto
importante indirizzare gli atenei per evitare usi distorti della norma.

Per approfondire il discorso delle convenzioni Consip, si prega di leggere l’articolo completo.

Il presente articolo è stato scritto dal dott. Tedesco e pubblicato in data 17.03.2016 su Scuola24.

 

Parte la mobilità del personale delle province, ma le Università navigano a vista

Mag 13, 2016 | Posted by in Approfondimenti, Enti Pubblici | Commenti disabilitati su Parte la mobilità del personale delle province, ma le Università navigano a vista

È in linea l’applicativo a supporto delle procedure di mobilità del personale. L’applicativo consente di acquisire dalle amministrazioni pubbliche la disponibilità di posti, tenendo conto delle risorse finanziarie destinate, per gli anni 2015 e 2016, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, al netto di quelle finalizzate all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici.

Gli strumenti per la mobilità

L’applicativo è raggiungibile on line all’indirizzo ed è realizzato secondo le indicazioni derivanti innanzitutto dalla circolare 1/2015 del ministro per la Pa, per attuare i processi di mobilità del
personale degli enti di area vasta, ai sensi dell’articolo 1, commi 424 e 425, della legge di stabilità
2015. € prevista l’estensione per il personale della Croce rossa italiana, ai sensi dell’articolo 7,
comma 2-bis, del d.l. 192/2014, convertito dalla legge 11/2015. La prima fase avviata prevede una scheda di rilevazione per inserire, entro il 13 aprile 2015, le informazioni relative a: dotazione organica; unità di personale a tempo indeterminato e a tempo determinato; unità di personale cessato nel 2014; previsioni di cessazione per l’anno 2015 e l’anno 2016; numero di posti destinato ai vincitori collocati nelle graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato di ciascuna amministrazione.

In questi giorni saranno rese accessibili altre funzionalità…

Il post è stato scritto dal dott. Tedesco in data 09.04.2015 e pubblicato da Scuola24.

 

 

Manuale per la Contabilità Economico – Patrimoniale

Mag 13, 2016 | Posted by in Approfondimenti, Enti Pubblici | Commenti disabilitati su Manuale per la Contabilità Economico – Patrimoniale

Continua anche se con un certo ritardo il lavoro di attuazione della legge Gelmini (legge 240/2010) e del suo complesso palinsesto dei decreti e provvedimenti connessi che dovrebbero agevolare il lavoro degli operatori nell’espletamento delle attività. È curioso che se già una buona parte degli atenei sono passati al nuovo sistema di contabilità economico patrimoniale già da due-tre anni solo ora ci troviamo di fronte alla bozza di manuale tecnico-operativo di supporto all’introduzione della contabilità economico-patrimoniale.
Si tratta ancora di un documento lasciato alla consultazione pubblica e quindi potenzialmente
soggetto a modifiche. Il termine per presentare osservazioni e suggerimenti è fissato per il 12
giugno 2015.

Un aiuto per l’attività quotidiana
Ma dove è previsto questo manuale?  Di seguito la risposta alle vostre curiosità…

Il manuale per la contabilita economico patrimoniale arriva in ritardo, ma è una tappa cruciale

L’articolo è stato scritto dal dott. Vincenzo Tedesco il 15.05.2015 e pubblicato poi su Scuola24