Dopo i paletti dell’Anvur ecco l’identikit del nuovo ciclo di dottorato
Gli atenei italiani sono stati impegnati il mese scorso nelle procedure di accreditamento del dottorato per il XXXII ciclo proprio mentre l’Anvur licenziava in via definitiva le nuove linee guida per il XXXIII ciclo già definita in data 8 febbraio 2016. Pur nella forte continuità con i criteri e gli indicatori adottati in passato, il nuovo documento dell’Anvur introduce modifiche ed integrazioni che riguardano in particolare: la necessità di assegnare un peso maggiore alla figura del coordinatore;l’acquisizione di maggiori informazioni sulla didattica dottorale; il rispetto della differenza tra dottorati di area bibliometrica e non bibliometrica; l’introduzione di criteri che permettano di supplire alla Vqr man mano che i risultati si allontanano nel tempo.
I paletti per il nuovo ciclo
Tutte le innovazioni introdotte per il XXXII ciclo sono state confermate anche per il XXXIII ciclo, per il quale, però, sono previsti anche i seguenti vincoli: la presenza di un Collegio dei Docenti composto da almeno sedici docenti, di cui non più di un quarto ricercatori, appartenenti ai macrosettori coerenti con gli obiettivi formativi del corso;il ruolo di ccoordinatore assegnato ad un professore dell’ateneo che promuove il dottorato;la copertura di almeno il 50% del Collegio da parte di docenti che prestano servizio nell’Ateneo che promuovono il dottorato. Si segnala tuttavia che il riferimento normativo per l’accreditamento, allo stato attuale, rimane il Dm 45/2013, come indicato nelle stesse linee guida dell’Anvur. Pertanto, benché siano state introdotte modifiche e integrazioni rispetto alle precedenti linee guida, le Scuole ad ordinamento speciale continueranno a non dover garantire la presenza di un collegio di almeno sedici docenti fino a che non verrà modificata la normativa. In questo quadro le scuole ad ordinamento speciale si stanno già organizzando per recepire le nuove indicazioni e merita una particolare segnalazione il dottorato della Scuola Imt Alti Studi Lucca che si prepara a selezionare 34 tra i migliori studenti da tutto il mondo.
Il caso del dottorato all’Imt di Lucca
C’è tempo fino a Mercoledì 13 Luglio per partecipare al bando di ammissione . Un numero di docenti strutturati non ampio non impedisce di garantire un’offerta adeguata. Gli studenti possono scegliere tra quattro curricula: informatica e ingegneria dei sistemi, economia, management e data science, neuroscienze sociali e analisi e management dei beni culturali. Ogni curricula avrà una dotazione minima di borse (6) in modo da garantire la funzionalità e lo sviluppo delle varie attività. Il resto delle borse verrà assegnato esclusivamente in base alla graduatoria di merito quindi indipendentemente dal curriculum in cui si vanno a collocare. All’interno di questi ambiti si intersecano vari percorsi di specializzazione, multidisciplinari e integrati, si potrà seguire il proprio curriculum arricchendolo con lezioni e seminari delle altre aree. Si può ricordare che per lo scorso ciclo di dottorato sono state presentate quasi 2000 domande da tutto il mondo provenienti da 113 paesi stranieri per una trentina di posti, un record assoluto. La Scuola Imt garantisce per l’intera durata del dottorato, oltre alla borsa di studio ministeriale, il soggiorno gratuito nel campus residenziale, l’accesso alla mensa, la possibilità di usufruire di soggiorni all’estero in aggiunta a quelli previsti normalmente, la possibilità di svolgere periodi di lavoro in Italia e all’estero durante lo svolgimento del programma. Per accedere a Imt è obbligatoria una buona conoscenza dell’inglese, lingua in cui
si svolgono tutti i corsi del programma di dottorato. Agli allievi stranieri sono inoltre messi a
disposizione corsi di insegnamento della lingua italiana. Dei 135 allievi presenti in questo
momento a Imt ben 52 (il 38,5 per cento) sono stranieri. Infine dato fondamentale per il XXXII
ciclo il programma di dottorato si è arricchito di un nuovo curriculum quello in Cognitive,
Computational and Social Neurosciences che rappresenta una assoluta novità nel panorama del
dottorato in Italia e che consente di intrecciare molteplici discipline garantendo anche una
migliore offerta nel panorama internazionale.
L’articolo è stato scritto dal dott. Vincenzo Tedesco e pubblicato su Scuola24 in data 20.06.2016